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La Stelvio Marathon ha inaugurato l’apertura del Passo dello Stelvio


Suspance alla Stelvio Marathon: solo alle 5 del mattino la Provincia di Bolzano ha annunciato l’apertura della statale 38 dello Stelvio, dopo la frana scesa a Trafoi e la presenza di neve sugli ultimi tornanti in quota.
Grande lavoro e determinazione degli organizzatori dell’ASV Stelvio Marathon capeggiati da Peter Pfeifer, che alla fine ha incassato una marea di complimenti.
La Germania “firma” le gare Marathon di 42 km e Classic di 29 Km con Benedikt Hoffmann e Martin Pühler, mentre l’Austria fa en plein al femminile grazie a Karin Freitag e Sibylle Schild. C’era anche il percorso “short” di 14 km con partenza da Trafoi anziché da Prato allo Stelvio, ed il marchio stavolta è altoatesino con Hermann Achmüller e Gerlinde Baldauf.
Una giornata da incorniciare, insomma, grazie anche alla clemenza del tempo, una temperatura ideale per i runners con la grande incognita, fino a stamattina, se si fosse gareggiato sul tracciato annunciato o sul ‘percorso B’ allestito per l’eventuale emergenza.

Primi a partire i concorrenti della Classic, con l’atteso Stefano Facchini a fare forcing ed a sorprendere il tedesco Martin Pühler nei primi 20 km, un vantaggio salito a circa 20”, ma il tedesco era partito con le scarpette da … asfalto invece che da trail, ed ha sofferto appunto la prima parte, quando si è messo in luce anche Ludwig Andres. Poi quando la corsa ha affrontato la vera salita dello Stelvio, dal tornante 43, Pühler con le… gomme giuste ha messo il turbo e si è prodotto in un allungo che ha distrutto ogni velleità di Facchini. Quella di Martin Pühler è stata poi una cavalcata solitaria, un’autentica passerella culminata a Passo Stelvio, con la vittoria contrassegnata dal tempo di 3h02’02”. Il distacco di Facchini – che sul traguardo è cresciuto fino a 6’47 – la dice lunga sulla performance del tedesco, e nel finale ha dovuto controllare anche il rientro del venostano Anton Steiner, salito alla fine sul terzo gradino del podio.
Si puntava molto su Anna Pircher nella gara rosa, e l’altoatesina fino a Trafoi era in compagnia dell’austriaca Schild la quale, tornante dopo tornante, in vista dello Stelvio è riuscita ad allungare ed agguantare la vittoria con un perentorio 3h32’31’ staccando la venostana di 3’21”, con l’Austria ancora a podio grazie al terzo posto di Rosalia Zdouc.

Le attenzioni maggiori, inutile negarlo, erano poste sulla maratona, col percorso metà off-road e metà su asfalto e con un dislivello totale di 2500 metri. Nella prima parte di gara, nel saliscendi in Val Venosta, hanno vivacizzato il ritmo Mohamed Hajjy, Reiterer, Hoffmann, Rungger e Schindler. Hajjy dopo una decina di chilometri addirittura aveva guadagnato 1’40” sui rivali. A Stelvio Hoffmann ha messo la freccia ed è transitato nel centro storico del paese per primo, controllato da Niederegger, Hajjy, Rungger, Reiterer e Schindler. Affrontati i primi tornanti con i crampi a rodergli i muscoli, Niederegger abbandona la comitiva e Hoffmann inizia la sua cavalcata trionfale. Davvero incisivo il suo ritmo, a cui inizialmente ha saputo rispondere a tono Hannes Rungger, che ha mantenuto la posizione anche se il distacco alla fine dei 43 tornanti è salito a 9’2”.
Trionfo ineccepibile per il tedesco Hoffmann, sovrastato nel suo volo solitario da un curioso gipeto che ha voluto “sorvolare” lo Stelvio e accompagnarlo sul gradino più alto. Notevole il tempo di 3h29’56” scoccato quando la coordinatrice Julia Henzel gli ha messo la corona d’alloro in testa. E c’è stato tutto il tempo per festeggiare in attesa dell’arrivo di Hannes Rungger (3h38’58”). Andreas Reiterer non è riuscito a bissare il successo del 2018 e si è dovuto accontentare del terzo posto (3h43’1”). Sull’ultima erta dello Stelvio Mohamed Hajjy ha pagato caro lo sforzo della prima parte di gara, finendo quarto davanti ad Andreas Schindler.

Karin Freitag era la favorita sulla carta della gara marathon, e non ha disatteso tutte le attenzioni che erano riposte in lei, vincitrice di diverse maratone e più volte campionessa nazionale austriaca. A metà gara aveva già 7 minuti su Basilia Förster, tedesca ma con genitori italiani, poi sulle rampe dello Stelvio ha dato il colpo di grazia alla rivale chiudendo in 4h24’9” infliggendo alla italo-tedesca ben 19’44”. È polacca la terza, Ewa Majer che ha completato il podio dopo 23’29” dall’arrivo della Freitag.
Meno impegnativa, ma non meno spettacolare, la gara short. In pratica 14 km da Trafoi a Passo Stelvio, con Hermann Achmüller a fare la parte del leone conquistando la vittoria su Cristian Puricelli e Lodovico Palmieri, mentre al femminile Gerlinde Baldauf ha sancito la propria supremazia precedendo sul podio Annemarie Schoepf e Selina Gurschler.
La gara è continuata fino a pomeriggio inoltrato, basta dire che alle 14 gli ultimi erano appena al tornante n. 30, grande onore comunque ai tanti amatori che hanno voluto sfidare se stessi, e quest’anno c’erano ben 17 nazioni rappresentate.
L’organizzazione meticolosa dell’ASV Stelvio Marathon ha predisposto lungo il percorso ben 15 ristori, con oltre 300 volontari dislocati nei punti strategici.
Unanimi i consensi, e dopo aver gustato applausi e complimenti, smaltita la tensione della notte per l’attesa dell’apertura della statale dello Stelvio, Peter Pfeifer ha già annunciato la data della prossima edizione, il 13 giugno 2020.

Marathon maschile
1 Hoffmann Benedikt 03:29:56; 2 Rungger Hannes Sportler Team 03:38:58; 3 Reiterer Andreas Asv Telmekom Team Suedtirol 03:43:01; 4 Hajjy Mohamed Atl. Castenaso Celtic Druid 03:49:59; 5 Schindler Andreas 03:52:57; 6 Trincheri Lorenzo A.S.D. Atletica Roata Chiusani 03:58:32; 7 Mair Helmuth S.G Eisacktal Raiffeisen Asv 04:04:32; 8 Nussbaum Benedikt 04:05:33; 9 Vecchietti Matteo Atletica Valle Di Cembra 04:08:05; 10 Krenz Andreas 04:11:28

Marathon femminile
1 Freitag Karin 04:24:09; 2 Förster Basilia 04:43:54; 3 Majer Ewa 04:47:39; 4 Satini Stefania A.Atl.Dolomiti Belluno 04:53:17; 5 Kessler Julia 05:07:44; 6 Schwienbacher Tamara Asv Rennerclub Vinschgau 05:09:56; 7 Pignatelli Tiziana Laufclub Pustertal 05:25:14; 8 Eisebraun Leonie Blt Bludenz 05:28:32; 9 Grießemer Katharina 05:34:51; 10 Laimer Elisabeth A.S.Dil. Full Sport Meran 05:37:58

Classic maschile
1 Pühler Martin 03:02:02; 2 Facchini Stefano Sportclub Merano 03:08:49; 3 Steiner Anton Asv Rennerclub Vinschgau 03:09:55; 4 Peter Philipp 03:12:59; 5 Vogel Philipp 03:18:28; 6 Angerer Gunther 03:22:56; 7 Nudl Richard Polizei Sv Leoben 03:24:18; 8 Minuscoli Patrik 03:27:13; 9 Andres Ludwig Asv Rennerclub Vinschgau 03:27:58; 10 Immler Andreas 03:29:09

Classic femminile
1 Schild Sibylle 03:32:31; 2 Pircher Anna Asv Rennerclub Vinschgau 03:35:52; 3 Zdouc Rosalia 03:54:20; 4 Grasselli Stefania Marathon Cremona 04:05:09; 5 Laimer Helene 04:07:17; 6 Schilling Henriette 04:08:48; 7 Runggaldier Julia S.G Eisacktal Raiffeisen Asv 04:12:47; 8 Knecht Claudia 04:13:10; 9 Schneider Katharina 04:18:38; 10 Humbel Brigit 04:23:21

Short maschile
1 Achmüller Hermann Laufclub Pustertal 01:14:25; 2 Puricelli Christian 01:17:17; 3 Palmieri Ludovico 01:18:08; 4 Goegele Armin Sportclub Merano 01:18:17; 5 Theiner Hubert Asv Rennerclub Vinschgau 01:19:56; 6 Hörner Jakob 01:26:30; 7 Kurz Martin Asc Laas Raiffeisen 01:41:52; 8 Weber Christian 01:44:16; 9 Sangiorgi Claudio Team Otc Ssd Arl 01:48:01; 10 Sangiorgi Maurizio Runcard 01:48:01

Short femminile
1 Baldauf Gerlinde Asv Rennerclub Vinschgau Raiffeisen 01:35:41; 2 Schoepf Annemarie Asv Rennerclub Vinschgau 01:38:34; 3 Gurschler Selina 01:45:32; 4 Filippi Mariachiara Rosa Running Team 01:46:28; 5 Waldner Petra Runnersclub Vinschaug 01:50:12; 6 Kerschbaumer Anna Maria Asv Rennerclub Vinschgau 01:51:47; 7 Fontana Barbara Laufverein Asv Freienfeld 01:55:15; 8 Gamper Evelyn 01:56:11; 9 Langenegger Martina 01:58:30; 10 Pante Tamara Mariaange Asv Rennerclub Vinschgau 01:59:02

Fonte Newspower

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.